Il Tribunale del Riesame di Roma ha respinto la richiesta di revoca del provvedimento e così Gennaro De Tommaso, in arte Genny ‘a carogna, resta agli arresti domiciliari. A presentare l’istanza era stato l’avvocato dell’ultrà del Napoli, Lorenzo Contucci. Gennaro De Tommaso è stato tra i protagonisti degli episodi accaduti a margine della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio, tra Napoli e Fiorentina, allo stadio Olimpico di Roma.
In particolare, il capo della curva napoletana si era messo a cavalcioni della rete dello stadio mentre in campo si decideva se iniziare o meno l’incontro, dopo il grave ferimento di Ciro Esposito, colpito da spari nei pressi dell’impianto da un tifoso della Roma. Genny ‘a carogna non è però ai domiciliari per l’omicidio di Esposito, ma per altri fatti.
I pubblici ministeri Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio stanno indagando infatti sui cento napoletani, guidati proprio da De Tommaso, che si erano concentrati in piazza Mazzini con fumogeni e petardi e che il 3 maggio scorso pare attendessero i tifosi della Fiorentina per tendere un agguato. Genny a’carogna deve rispondere anche di violazione della norma relativa all’esposizione i striscioni e cartelli incitanti alla violenza.
Gennaro De Tommaso, allo stadio Olimpico, indossava la maglietta con la scritta: “Speziale libero”. Speziale è il tifoso catanese accusato dell’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuto nel 2007 prima del derby siciliano tra Catania e Palermo. Genny ‘a carogna è stato arrestato lo scorso 22 settembre, su richiesta della Procura capitolina. Per il tifoso napoletano sono stati disposti anche cinque anni di Daspo.
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